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Sito non ufficiale dell'apparizione della Vergine della Rivelazione alla grotta delle Tre Fontane a Roma
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I TRE PUNTI BIANCHI

Nelle sue apparizioni la Vergine della Rivelazione spiega quelle verità di fede che da sempre fanno parte del tesoro della Chiesa, mettendo in risalto soprattutto tre punti che lei stessa chiama, a detta del veggente, «i tre punti bianchi dell'amore e dell'unità». Ella desidera che siano particolarmente richiamati, conosciuti e vissuti da tutti con impegno costante, perché queste verità di salvezza, da sempre combattute nel mondo, lo saranno ancora di più nell'avvenire, con grandissimo danno delle anime. Sono: l'Eucaristia, la Vergine immacolata e il papa. Sono chiamati «punti bianchi» perché le realtà che personificano hanno a che fare con il colore bianco. L'Eucaristia, prima di tutto. L'Eucaristia è Dio presente in quel pane transustanziato che dona la vita a chi lo mangia con fede, purezza e amore. La Chiesa ci insegna che «essa è il cuore e il culmine della vita della stessa Chiesa e accresce la nostra unione a Cristo e al suo corpo mistico. E il sacrificio di ringraziamento, sacrificio del corpo e sangue di Gesù, per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della croce e per affidare alla Chiesa il memoriale della sua morte e risurrezione. Convito pasquale nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e ci è dato il pegno della gloria futura». È volontà di Gesù, che ha preso carne immacolata da Maria, che noi mangiamo santamente il suo corpo, dato in sacrificio per noi, e che l'ostia immacolata, realtà visibile dell'Amore nascosto, presente su tutti gli altari, venga continuamente adorata. Di fronte a questi insegnamenti della Chiesa, Bruno si domanda: «Può la Vergine cara chiederci cose diverse da quelle che il suo divin Figlio ci ricorda attraverso il suo Vicario? Ecco, allora, la Vergine della Rivelazione che, apparendo, ci spinge, ci implora a fare del nostro cuore il tabernacolo vivente nel quale deporre frequentemente, se possibile ogni giorno, l'Eucaristia, per fare un solo corpo con lui, in comunione con il prossimo, imitando il suo amore di figlia, di madre e di sposa. Questa , continua il veggente, «è l'esperienza d'amore con Gesù eucaristico che la Vergine cara ci chiede, rimproverandoci di non fare una doverosa preparazione prima di prendere il suo divin Figlio, di non adorarlo con fede e amore mentre lo gustiamo; di essere tiepidi, affrettati, distratti, specialmente dopo, nel ringraziamento». Il secondo punto bianco richiama l'Immacolata. Bianco perché rappresenta la purezza totale della Vergine immacolata. «Lei si presenta sotto vari titoli, ma il suo vero nome, come mi ha spiegato», dice Bruno, «è "piena di grazia"». Sappiamo come questa espressione indichi il suo essere colmata della santità di Dio, del suo Amore incommensurabile, della sua donazione. Lei è la «Tutta Santa», cioè colei che appartiene totalmente a Dio e che mai fu neppure sfiorata da peccato alcuno. Lei è l'immagine purissima di come dovrebbe essere ogni persona: talmente piena del suo Creatore da vivere totalmente in lui, facendo propria la sua volontà. Perché è sempre il peccato, di qualsiasi genere esso sia, che ci separa da Dio, spingendoci a rigettare il suo amore nel voler realizzare una nostra propria volontà opposta alla sua. E da quella sua «purezza assoluta» che proviene la potenza di Maria santissima su satana, il serpente infernale che per primo si eresse contro Dio, ribellandosi a lui. Divenne così «il divisore, il separatore per eccellenza», come dice l'etimologia del nome «diavolo». «Piena di grazia» è il nome che Maria possiede agli occhi di Dio, come ci rivela la scena dell'Annunciazione. E questo titolo indica tutta l'elargizione soprannaturale di cui Maria beneficia in relazione al fatto che è stata scelta e destinata a essere Madre di Cristo. Ed è un dono che Dio fece a Maria santissima e che lei ricevette come «primizia della Redenzione». A Maria, con il titolo di Immacolata, la Chiesa non riconosce solamente di essere «tutta santa e immune da ogni peccato», ma anche il fatto di essere adornata, fin dal primo istante della sua concezione, dagli splendori di una santità del tutto singolare, cioè quasi plasmata e resa nuova creatura dallo Spirito santo, rendendola pienamente conforme al progetto originario di Dio. La concezione immacolata e piena di grazia di Maria appare così come l'inizio della nuova creazione. E tutto questo fa di Maria una creatura di estrema bellezza, in quanto piena di Dio, bellezza in assoluto. Naturalmente si tratta di un privilegio personale concesso alla donna scelta per essere la Madre di Cristo, che inaugura il tempo della grazia abbondante, voluto da Dio per l'intera umanità. E questo privilegio ci ricorda che Maria è stata sempre e tutta del Signore e che nessuna imperfezione ha incrinato la perfetta armonia tra lei e Dio. La sua vicenda terrena, pertanto, è caratterizzata dallo sviluppo costante e sublime della fede, della speranza e della carità. Per questo, Maria è per i credenti il segno luminoso della misericordia divina e la guida sicura verso le alte vette della perfezione evangelica e della santità. Il terzo punto bianco si riferisce al papa, oppure alla «Santità del Padre», come la Vergine chiama il vicario di suo Figlio, colui sul quale è edificata la Chiesa. E il papa porta l'abito bianco. Il vescovo di Roma succede a Pietro. Da lui eredita il compito di «confermare i fratelli nella fede» e il carisma della roccia-pietra che dà coesione, stabilità e sicurezza a tutta la Chiesa e soprattutto la certezza della verità divina rivelata. Gesù ha promesso a Pietro, e quindi anche ai suoi successori, uno speciale ruolo di guida, con la triplice metafora della pietra, delle chiavi e del «legare e sciogliere». Il primato del papa implica una potestà piena, suprema e immediata su tutta la Chiesa : quando definisce la dottrina della fede, egli gode del dono dell'infallibilità. «Dove c'è Pietro, lì c'è la Chiesa », insegnava sant'Ambrogio. «Ecco la vera Chiesa», ribadisce Bruno, « la Chiesa che vive di Gesù Eucaristia, che riconosce in Maria Immacolata la Madre amatissima, che obbedisce e difende la "Santità del Padre". Amiamo il papa», conclude il veggente, «e viviamo questa celeste unità d'amore e di obbedienza con Pietro. Chi non vuole viverla si oppone alla volontà di Cristo, che vuole i suoi "una cosa sola, perfetti nell 'unità"».